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L' ipocrisia del giornalismo Italiano...

  • Immagine del redattore: Pietro D'Angelo
    Pietro D'Angelo
  • 29 dic 2024
  • Tempo di lettura: 3 min
Negli ultimi anni mi sono dedicato con tutto me stesso al caso Assange. Un giornalista che il libero e democratico Occidente ha fatto marcire per anni in un carcere di massima sicurezza...di Alessandro Di Battista

Negli ultimi anni mi sono dedicato con tutto me stesso al caso Assange. Un giornalista che il libero e democratico Occidente ha fatto marcire per anni in un carcere di massima sicurezza: “Sua Maestà Belmarsh”, la Guantanamo britannica.Assange, uno dei giornalisti che ci ha permesso di conoscere i crimini commessi dagli USA in Iraq, Afghanistan e Libia, nonché le oscene violazioni dei diritti umani a Guantanamo, finisce in una cella 3x4 nella Guantanamo inglese.


Assange
Assange

Gran parte dei giornalisti nostrani non hanno speso una parola per questa vergognosa prigionia durata anni. Oggi, rispetto al caso Sala, parlano di libertà di stampa in pericolo. Ipocriti. Cecilia Sala va liberata immediatamente. Allo stesso tempo non posso non registrare la stomachevole ipocrisia del 90% dei giornalisti nostrani. Anzi, non sono giornalisti, sono cani da riporto, sicari della libertà di stampa, servi del padrone di turno. Li avete per caso ascoltati spendere una parola per il numero sconvolgente di giornalisti palestinesi assassinati dallo Stato terrorista di Israele?

Al Jazeera Labs, il team di Al Jazeera che si occupa di dati, ricerche e numeri, ha appena pubblicato i nomi di tutti i giornalisti palestinesi assassinati dai terroristi sionisti dal 7 ottobre ad oggi. Sono 217. 217, 217, 217! Gli ultimi 5 sono morti bruciati vivi nella camionetta con scritto "press" dalla quale inviavano informazioni e immagini sul genocidio in atto a Gaza in tutto il mondo. Quanti hanno parlato di attacco alla libertà di stampa? Stramaledettissima ipocrisia, stramaledettissimo doppio standard.

Cecilia Sala va liberata immediatamente. È probabile che il suo arresto (cosa gravissima) sia legato all’arresto di un cittadino iraniano chiesto ed ottenuto dai nostri padroni americani. La sudditanza delle autorità italiane nei confronti di Washington è senza precedenti oggigiorno.

Ma chi giustamente si indigna per questo arresto non si è indignato per la mattanza di giornalisti palestinesi.


Cecilia Sala
Cecilia Sala

Anzi, ha fischiettato parlando d’altro. Qualcuno dirà: “Beh, Cecilia Sala è italiana”. Vero. Ma erano italiani anche Andy Rocchelli, giornalista italiano ucciso deliberatamente dai soldati ucraini in Donbass prima dell’invasione russa del Paese. Rocchelli stava raccontando in prima linea quella guerra, una guerra iniziata non certo nel 2022. Rocchelli venne assassinato il 24 maggio 2014 ad Andreevka. Assassinato in quanto giornalista, come gli eroi di Gaza del resto. Quanti di voi conoscono il suo nome? Quanti di voi conoscono la sua storia? Tra l’altro, negli ultimi anni i soldati ucraini hanno ucciso 40 giornalisti. Ma loro sono i buoni del resto, stanno combattendo per la nostra libertà, dunque non si deve parlare dei loro crimini. Vi faccio un altro nome: Simone Camilli. A Simone Camilli ho dedicato il mio ultimo libro “Scomode verità. Dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza”. Simone Camilli era un giornalista e fotoreporter italiano. Nato a Roma e morto a Beit Lahia, nella Striscia di Gaza nel 2014. Ucciso da una bomba israeliana inesplosa scoppiata proprio mentre Camilli raccontava l’orrore degli ordigni inesplosi che hanno ucciso (e continueranno ad uccidere) decine di persone a Gaza. Camilli perse la vita durante l’ennesima guerra a Gaza. L’ennesima invasione da parte israeliana della Striscia. Pensate: quell’operazione militare venne chiamata “Operazione Margine di protezione”. Oggi tutti coloro che si informano sanno che Israele ha un solo modo per proteggersi: smetterla di occupare terre altrui e smetterla con la pulizia etnica ed il genocidio dei palestinesi.Camilli raccontava tutto questo. Camilli è morto per questo. Conoscevate il suo nome, conoscevate la sua storia? Pochi, lo so. Il mainstream l’ha volutamente abbandonato. Ovvio, è stato ucciso dalle bombe israeliane. Da quelli buoni, da quelli protetti dagli USA, dall’esercito più morale del mondo.Cecilia Sala va liberata immediatamente. Speriamo tutto si possa risolvere rapidamente. Allo stesso tempo è sempre più oscena (salvo rare eccezioni) l’informazione italiana. Un’informazione parziale, ipocrita, codarda, che non informa più ma che fa propaganda per conto dei potenti.

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