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Le tre più grandi scomode "Verità"

  • Immagine del redattore: Pietro D'Angelo
    Pietro D'Angelo
  • 30 dic 2024
  • Tempo di lettura: 3 min
Le "scomode verità" non sono solo quelle che vanno dette: sono quelle che devono essere approfondite, comprese fino in fondo, anche quando fanno male, anche quando destabilizzano. di Alessandro Di Battista

1. Il Sabotaggio del Nord Stream


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Il peggior attacco a una infrastruttura civile europea degli ultimi decenni non è stato fatto dai russi, ma dagli ucraini. Questa non è più un’ipotesi: è un fatto accertato. Sono stati loro, con il supporto di servizi segreti occidentali, a sabotare i gasdotti nel Baltico. Ma perché questa verità non viene raccontata? Perché raccontare e approfondire sarebbe destabilizzante. Costringerebbe molti politici europei a mettere in discussione le scelte della Commissione e dei governi europei rispetto alla guerra in Ucraina. Costringerebbe anche i peggiori russofobici a ridimensionare la complicità europea nel finanziare e armare un Paese che, di fatto, ha colpito un’infrastruttura vitale per il Vecchio Continente.

Se il sabotaggio fosse stato compiuto dai russi, si sarebbe gridato al terrorismo. Ma ora che sappiamo che sono stati gli ucraini, il silenzio è assordante. Questa narrazione non è casuale: serve a giustificare il continuo invio di armi e denaro a un Paese che, per ossequiare gli interessi americani e britannici, ha danneggiato l’Europa. È questo il prezzo della nostra sudditanza.


2. Il Terrorismo di Stato


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Esiste il terrorismo dal basso, ed esiste il terrorismo di Stato. Ma mentre il primo viene condannato unanimemente, il secondo trova spesso una vergognosa legittimazione. Oggi possiamo affermare con certezza che i peggiori terroristi al mondo sono i sionisti israeliani. Non si tratta più di opinioni, ma di fatti. Quando parliamo dei soldati israeliani, dovremmo chiamarli per quello che sono: terroristi in divisa.

Con armamenti sofisticati e tecnologie avanzate, Israele massacra una popolazione intera. Questo è terrorismo di Stato nella sua forma più brutale, eppure si continua a chiudere gli occhi. Perché? Perché la verità è troppo scomoda per essere detta. Denunciare Israele significherebbe ammettere la complicità dei governi occidentali, ed è questa connivenza che vogliono nascondere.


3. L’occidente è complice del genocidio palestinese


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Il genocidio del popolo palestinese non sarebbe possibile senza il supporto dei Paesi occidentali. L’Unione Europea, capace di approvare quindici pacchetti di sanzioni contro la Russia, non ne ha approvato nemmeno uno contro Israele. Gli Stati Uniti continuano a finanziare il massacro con miliardi di dollari in armamenti.

I mesi di genocidio a Gaza hanno visto i leader occidentali promettere di interrompere il sostegno a Israele in caso di invasioni di terra o blocchi degli aiuti umanitari. Eppure, quando Israele ha invaso il Libano, bloccato gli aiuti e intensificato le operazioni a Rafah, gli americani hanno continuato a sostenere il regime sionista senza battere ciglio. Tutte le dichiarazioni pubbliche erano solo ipocrisie: parole vuote per placare l'opinione pubblica.

Oggi a Gaza si muore di fame, di sete, di freddo. Bambini senza futuro pagano il prezzo dell’indifferenza di un mondo che si proclama civile. Ma questo genocidio non è solo responsabilità di Israele. È responsabilità di chi lo finanzia, di chi lo copre politicamente, di chi, nei media, preferisce voltarsi dall’altra parte.


Le scomode verità non sono facili da ascoltare, ma sono necessarie per costruire una consapevolezza critica. Nel 2025 ci attendono nuove battaglie politiche. Servirà coraggio, ma soprattutto servirà partecipazione. Solo uniti possiamo opporci a questa spirale di ipocrisia e violenza.

La verità è l’arma più potente che abbiamo!

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