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L' Ipocrisia...

  • Immagine del redattore: Pietro D'Angelo
    Pietro D'Angelo
  • 9 dic 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Lettera ai tifosi di Conte e suoi sodali...

di Bartolomeo Prinzivalli

Ho atteso pazientemente il risultato prima di dire la mia, non per timore di influenzare la votazione (non ho certo tali manie di grandezza) ma per evitare almeno che qualche esaltato mi accusasse di ciò;

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non parteggio per nessuno dei due contendenti, per quanto mi riguarda potrebbero creare quindici nuovi soggetti politici a testa e la cosa non sposterebbe di un millimetro la mia tessera elettorale dal cassetto in cui sono pressoché certo di averla relegata per sempre. Perché scrivere, allora? Perché esiste solo una cosa a me più insopportabile dei giochetti di bassa politica, ossia l'ipocrisia.

Non credo di aver conosciuto altri contatti che abbiano osteggiato la scelta del governo-ammucchiata Draghi tanto quanto il sottoscritto, poiché allora ogni mio pensiero era rivolto a quella indicibile porcata ed a ciò che ne è conseguito; oggi sento accuse a trecentosessanta gradi contro Grillo per la sua spinta verso il vile affarista di cossighiana memoria definito allora addirittura "grillino" come se ne fosse il solo ed unico artefice, come se avesse traviato i suoi "garantiti" altrimenti pronti a mantenere dritta la barra dei valori.

Io c'ero in quei giorni, non sono atterato da Marte la scorsa settimana, e più volte sono stato a tal proposito tacciato come "duro e puro", "seguace del falegname" e quant'altro fino al turpiloquio ed alle offese familiari solo per aver espresso la mia totale contrarietà a quella follia, e proprio dalle stesse persone che oggi si scagliano contro Grillo per l'esatto opposto; ricordo il trattamento riservato a Morra, Lezzi e Villarosa, reputati traditori e mai riconosciuti nel merito fino alla scelta infelice di crearsi una propria corrente giustamente infruttuosa, ma soprattutto ricordo i fedeli soldatini ligi al volere della base traviata (poiché incapace di intendere e volere all'epoca, evidentemente) coniare quotidianamente concetti e termini ben oltre la demenzialità, tipo il ruolo di "vigilanza interna" al solo scopo di mantenere poltrona e maturare pensione. E allora perché al livore contro il garante/figlicida per la paghetta da trecentomila ingiustamente percepita non corrisponde quello contro la oggi responsabile dei gruppi territoriali che comunque i suoi settantamila li percepisce ancora? Perché forse in quel periodo non era lucida? E magari potrebbe ritornarlo in parlamento grazie all'abolizione del limite?

No, perché la coerenza non viene neppure contemplata, ed il problema quindi non è Grillo in sé, né le sue scelte bislacche e masochiste o le battute infelici, ma solo la contrarietà al nuovo infallibile beniamino. Cingolani transitivo, la legge Cartabia, il pass per i caffé seduti anziché in piedi, le armi per alimentare la guerra, persino la pseudo pisciata sulla stella dell'acqua pubblica sono solo scuse, rospi digeriti convintamente per poi essere rigurgitati alla bisogna in faccia al capro espiatorio genovese, rimbecillito o ricattato quanto volete, ma al massimo in concorso di colpa dietro ad un banco degli imputati alquanto gremito. Pura e semplice ipocrisia quindi, ed anche discretamente nauseabonda.

Non che ci si possa aspettare molto di più da chi rifiuta ogni contatto con la realtà preferendo chiedere all'oste quanto sia buono il vino per gongolare della risposta. Eppure basterebbe così poco: credevano ciecamente in Grillo ed oggi gli danno del folle, in Di Maio ed oggi gli danno del venduto, in Di Battista ed oggi gli danno del vigliacco salottiero, in Toninelli ed oggi gli danno dello svampito, nella Raggi ed oggi le danno dell'astiosa arpia; siccome nella vita bisogna imparare dagli errori, oggi credono ciecamente in Conte. Vabbè.

Continuo a ritenere giusta e sacrosanta la partecipazione degli iscritti nell'evoluzione di un soggetto politico, in quanto sale della democrazia, a patto di essere pronti ad assumersene ogni responsabilità; l'ideale sarebbe anche guardare da fuori con obiettività prima di puntare il dito contro chicchessia, e magari farsi pure un po' schifo da soli, il che non guasta mai...

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